In una ricerca (We are Social) di qualche mese fa è risultato che gli italiani sono la popolazione europea che trascorre più tempo sui social network: ben 2 ore al giorno di media, contro, per esempio, le 1,3 ore dei tedeschi. Secondo EU Kids Online si inizia a navigare già ai 7 anni, in Danimarca e Svezia, mentre in Italia si è meno precoci: a 10 anni. Gran parte del tempo online viene impiegato su Facebook, strumento potentissimo ma da conoscere bene. Proprio per evitare brutte sorprese si dovrebbero rispettare alcune semplici regole di comportamento.
Regole per una navigazione sicura
- Tenere il computer sempre aggiornato, sia il sistema operativo che il programma di navigazione internet, e con un buon antivirus.
- Le password sui vari siti devono essere diverse e contenere anche numeri e simboli
- Prima di inserire dati personali controllare che siano presenti i segni che indicano la sicurezza della pagina: la scritta https nell’indirizzo e il segno del lucchetto.
Regole di buon senso su Facebook e gli altri social
Evitare brutte sorprese sui social network non è difficile. Basta cercare di seguire gli stessi principi di buon senso che facilitano il quieto vivere nella vita reale:
- Non accettare tra le proprie amicizie contatti anonimi. Dietro un profilo anonimo potrebbe nascondersi chiunque. Potrebbe essere solo un compagno di banco o collega di lavoro, oppure, per fortuna molto raramente, qualche malintenzionato. Perché concedere la nostra amicizia a chi non vuole prendersi la responsabilità di presentarsi col suo vero nome?
- Pubblicare esclusivamente quello che si può, e soprattutto si vuole, rendere pubblico. Una foto o una frase pubblicate online, anche se cancellate poco dopo, rimangono nella memoria storica della rete. Per esempio copiata da qualche nostro contatto o archiviata su un motore di ricerca. Meglio pensarci bene prima.
Solitamente anche pubblicare minuto per minuto la cronaca della propria vita in diretta risulta poco gradito alla maggior parte dei propri contatti, meglio cercare di contenersi un pochino.
- Non pubblicare numeri di telefono o email, se non assolutamente necessario.
- Tenere il proprio profilo aperto ai soli contatti conosciuti. È buona norma controllare sempre e per bene le impostazioni sulla privacy. Su Facebook da queste impostazioni possiamo fare in modo che ciò che pubblichiamo non sia di pubblico dominio. Siamo noi i migliori difensori della nostra privacy.
Per i più piccoli
Benché per creare un account Facebook occorrano almeno 13 anni, è facile iscriversi barando sull’età, magari anche col consenso dei genitori. Tutti i maggiori esperti però sono d’accordo sul fatto che non si debba lasciare un bambino solo davanti al computer. È sempre opportuna la presenza di un adulto per poter intervenire e spiegare eventuali rischi nella navigazione. Proprio per questo motivo una buona regola è collocare il computer in un’area comune della casa, non chiuso in cameretta dove si potrebbe invece navigare a briglie sciolte.
I vari social non sono il diavolo né l’acqua santa, ma semplicemente degli strumenti potentissimi che, se usati correttamente, possono facilitare la vita a scuola, a lavoro e nei contatti con gli altri in genere.
Attenzione però. La vita virtuale arricchisce quella reale ma non la sostituisce. Dunque ogni tanto è bene spegnere computer e smartphone e andare a farsi una bella passeggiata o una chiacchierata in compagnia.
Guglielmo Puligheddu