II DOMENICA DI PASQUA -
Metti qui il tuo dito e guarda le mani; tendi la tua mano e mettila nel fianco; e non essere incredulo, ma dente! (Gv 20,27) -
Quante esperienze negative ci fanno implodere e ci convincono a chiudere le porte della nostra vita. Eppure il Risorto continua a tendere le sue mani ferite. Ci chiede di toccare, di guardare con occhi nuovi, di scoprire ciò che esse sono per Dio: non l’effetto di un colpo, ma la conseguenza dei suoi gesti di misericordia, del suo amore per noi. Quelle ferite sono la testimonianza tangibile di quanto sia concreto il suo amore. Allo stesso modo, ogni nostra ferita può diventare feritoia di una luce nuova per il mondo, se vissuta alla presenza di Dio e con lo stile del Vangelo. #aRitmodiVangelo