II DOMENICA DI PASQUA -

Metti qui il tuo dito e guarda le mani; tendi la tua mano e mettila nel fianco; e non essere incredulo, ma dente! (Gv 20,27) -

Quante esperienze negative ci fanno implodere e ci convincono a chiudere le porte della nostra vita. Eppure il Risorto continua a tendere le sue mani ferite. Ci chiede di toccare, di guardare con occhi nuovi, di scoprire ciò che esse sono per Dio: non l’effetto di un colpo, ma la conseguenza dei suoi gesti di misericordia, del suo amore per noi. Quelle ferite sono la testimonianza tangibile di quanto sia concreto il suo amore. Allo stesso modo, ogni nostra ferita può diventare feritoia di una luce nuova per il mondo, se vissuta alla presenza di Dio e con lo stile del Vangelo. #aRitmodiVangelo

17 aprile Lunedì -

Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli (Mt 28,8). -

Riusciremo ad abbandonare anche noi, in fretta, il sepolcro in cui abbiamo murato i nostri fallimenti, le delusioni, lo scoraggiamento, la durezza del cuore? La risurrezione di Gesù rimuove i macigni anche dalla nostra vita e ci fa vivere un’esperienza gioiosa di risurrezione. Apriamoci, e lo Spirito del Risorto ci libererà. #aRitmodiVangelo

Apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità (Mc 16,14). -

Non è semplice credere alle parole di chi ha visto e incontrato il Signore. E forse questa è la più grande povertà con la quale deve misurarsi chi annuncia il Risorto. Povertà per chi porta e per chi riceve l’annuncio di risurrezione. Povertà che deve misurarsi sempre con il limite della ragione e che ha sempre bisogno di prove tangibili. Prove che, quando si ha a che fare con Dio, non ci sono. Eppure è proprio per questo che possiamo parlare di fede. #aRitmodiVangelo

SABATO SANTO -

Presero allora il corpo di Gesù e lo avvolsero con teli, insieme ad aromi, come usano fare i Giudei per preparare la sepoltura (Gv 19,40). -

Dov’è Dio? Ce lo chiediamo tutte le volte in cui le cose sembrano ingiuste, in cui il dolore colpisce gli innocenti. Dov’è Dio? È la domanda che ci poniamo anche oggi, giorno del silenzio di Dio, giorno in cui sostiamo davanti al sepolcro del Dio ucciso dagli uomini. La vita sembra essere stata sconfitta dalla morte e il male sembra aver avuto l’ultima parola. Per questo dobbiamo, con coraggio, fermarci davanti al sepolcro. Perché lì c’è la risposta alle nostre domande. Dio abita la morte, il dolore, il non-senso, il silenzio, affinché tutto, in lui e con lui, possa risorgere. Quando sembra assente, lui è straordinariamente all’opera. #aRitmodiVangelo

Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade (Gv 21,1). -

Si manifestò a loro e continua a manifestarsi anche a noi. Avremo occhi trasparenti per vederlo? Avremo mani libere per accogliere il suo pane? Avremo cuore aperto per condividere con lui e i fratelli ciò che ci chiederà in dono? #aRitmodiVangelo

VENERDÌ SANTO -

E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me (Gv 12,32). -

La croce che Gesù ha vissuto ci raggiunge e ci interpella con il suo carico scomodo di povertà, gratuità e radicalità. Dalla croce Dio non si è liberato, non è sceso da quel legno di morte. Questo sovverte la nostra fede assetata di onnipotenza e chiede alla nostra preghiera — fatta di richieste continue di salute, di benessere, di quiete, di sicurezza — una profonda conversione. La croce non è strumento di lotta, ma di dono: quale conversione mi chiede oggi? Prova a fermarti, in silenzio, e a lasciare che il Crocifisso ti parli, ti cambi, ti apra al suo amore. #aRitmodiVangelo

Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? (Lc 24,38). -

Non c’è nulla di strano: dubitare, restare sconvolti davanti a certe realtà è umano, è normale. Credere è camminare nel buio della notte... La fede ha sempre a che fare con la notte. Se tutto fosse certo e luminoso, di cosa, di chi e perché dovremmo fidarci? Ma come per noi è naturale il dubbio, così per Dio è «naturale » lasciarsi raggiungere da colui che cerca. Dio tende le mani e rende concreto il suo amore: a noi toccarlo! #aRitmodiVangelo

Giovedì santo -

Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi (Gv 13,13.15). -

Sostiamo in silenzio alcuni istanti, all’altare della reposizione. Ringraziamo il Signore per la sua presenza nella nostra vita, per i doni che gratuitamente ci fa. Ripetiamo nel cuore: « Grazie, Signore, per...». Ripetiamolo per ogni cosa. Uniamoci al dono d’amore di Dio, preghiamo con lui per il mondo, per le tante situazioni di dolore che conosciamo. Restiamo alla sua presenza e, con una silenziosa e instancabile preghiera, continuiamo a ripetere: ‘Signore, suscita persone che portino la tua luce nel mondo». #aRitmodiVangelo

Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro (Lc 24,15). -

Diciamocelo: è un vizio che il Risorto continua ad avere! Quando meno ce lo aspettiamo, o forse, quando abbiamo ormai smesso di sperare, Gesù in persona, si avvicina a noi e cammina con noi. Come? Non c’è un copione scritto. Lo fa nei modi che, di volta in volta e di persona in persona, ritiene più opportuni. Una cosa però è certa: continua a farsi carne, a spezzare le catene del peccato e a seminare risurrezione. #aRitmodiVangelo

Mercoledì santo -

Quanto volete darmi perché io ve lo consegni? (Mt 26,15). -

Siamo alla vigilia del Triduo pasquale, sulla soglia del grande mistero dell’amore. Non possiamo non chiederci: « Quanto vale Dio per me? Che posto e che valore occupa nella mia vita? Quanto peso hanno le sue logiche, le sue parole, i suoi criteri di salvezza nelle mie scelte quotidiane?». Prima di celebrare la Pasqua dobbiamo, con coraggio, fermarci e chiedercelo. Solo così potremo scoprire se siamo davvero capaci di stare sotto la croce, se preferiamo guardare tutto da lontano o se scegliamo di sostituire il Vangelo con il migliore offerente. #aRitmodiVangelo

Donna, perché piangi? Chi cerchi? (Gv 20,15). -

Oggi è Pasqua! Il Signore è risorto per noi, tra noi e in noi! La gioia esplosiva della vita dovrebbe riempire la nostra esistenza. Il nostro sguardo dovrebbe gettare raggi di gioia sul mondo. Se, con audacia, ci lasceremo chiamare e incontrare dal Risorto, allora avremo il coraggio di non volgerci più indietro per aggrapparci a passate sicurezze, e di protenderci in avanti, con fiducia, per annunciare la novità del Vangelo. #aRitmodiVangelo

Martedì santo -

Uno di voi mi tradira (Gv 13,21). -

Prima o poi capita a tutti. Crediamo di essere pronti a dare la vita, ma poi la paura di perdere qualcosa di importante ci blocca... Oggi, accontentiamoci di chinare il capo sul petto di Gesù, di mangiare con lui lo stesso pane, di vivere tempi di preziosa intimità. Questo, e solo questo, ci renderà forti e liberi nel momento del dono. #aRitmodiVangelo

Articoli recenti